Il buon Enrico Mosca ha già programmato i suoi prossimi impegni. E così, visto la poca scelta in Italia, si trasferirà per quasi 2 mesi a Las Vegas dove giocherà gran parte degli eventi delle World Series of Poker.
Il buon Enrico Mosca ha già programmato i suoi prossimi impegni. E così, visto la poca scelta in Italia, si trasferirà per quasi 2 mesi a Las Vegas dove giocherà gran parte degli eventi delle World Series of Poker.
Il buon Enrico Mosca ha già programmato i suoi prossimi impegni. E così, visto la poca scelta in Italia, si trasferirà per quasi 2 mesi a Las Vegas dove giocherà gran parte degli eventi delle World Series of Poker.
PIW: Ciao Enrico. Anche quest’anno si va alle WSOP di Las Vegas. Stavolta però giocherai molto di più, praticamente quasi tutti gli eventi. Come mai questa scelta?
Enrico: Ciao Peppe! Si, quest’anno starò a Las Vegas per quasi tutto il periodo delle World Series of Poker. Porterò con me un gruppo di 8/9 coacciati con cui partirò il 30 maggio per giocare subito l’evento da 5 miloni di dollari garantiti. Poi loro si fermeranno per 11 giorni mentre io rimarrò nella splendida Las Vegas fino al tanto atteso Main Event di luglio.
PIW: Ovviamente l’obiettivo, come per tutti quello che voleranno a Vegas, sarà quello di vincere il mitico braccialetto. Visto però la mole di eventi che giocherai, sarà importante anche cercare di incassare il più possibile per ammortizzare l’investimento. A proposito… quanto spenderai in buy in?
Enrico: L’obbiettivo principale sarà di fare più piazzamenti in the money possibili per cercare di accumulare profitto. Naturalmente la vittoria resta il sogno ma come tutti sappiamo vincere un evento delle WSOP è veramente molto difficile e per questo non pianificabile. In tutto giocherò per circa 30.000 dollari di buy in anche se parte dei soldi arriverà dalla vendita di quote come ho sempre fatto negli ultimi anni.
PIW: Da un po’ di tempo ti vediamo impegnato nei grandi eventi internazionali. Una scelta voluta o necessaria, visto la povertà di eventi in territorio nazionale?
Enrico: Come avrete notato anche voi, da diversi mesi gioco molti meno tornei ma più importanti. La mia è una scelta quasi obbligata visto quello che succede in Italia. Per fortuna ci sono comunque ancora diverse possibilità di giocare buoni eventi anche se a volte tocca fare qualche km per provare a fare il colpaccio. Nel nostro paese si è passati dall’entusiasmo dei primi anni all’anonimato dell’ultimo periodo anche se qualcuno sta provando a ricreare interesse.
Una volta il player veniva coccolato e seguito in tutto il suo percorso. Adesso mancano le basi stesse per poter giocare! Spesso ci sono tantissimi flight e anche mediaticamente diventa difficile seguire un evento, in più si sono persi gli sponsor e l’interesse dei media che prima erano un fattore fondamentale per l’intero movimento pokeristico.
PIW: Come si potrebbe intervenire per provare a tornare ai fasti di un tempo? E’ ancora possibile?
Enrico: Credo che per far tornare in alto il movimento serva molto di più che organizzare degli eventi. Prima di tutto bisogna riportare al centro il giocatore è non farlo sentire un buy in e basta. Servirebbe un circuito importante, seguito con sponsor e attenzione mediatica alta. C’è grande bisogno di un festival del poker che crei voglia di giocar.
Serve inoltre un ritorno a formule che piacevano molto come il Freezeout che è da tutti visto come il vero poker live. Ovviamente tutto è possibile perché il gioco appassiona ancora molta moltissima gente. Ora avremo diversi eventi nostrani come l’IPO o il nuovo ETOP che riporterà un Main Event dal buy in importante completamente Freezeout. Speriamo serva per ridare slancio, serve comunque una scossa!
PIW: Ok Enrico, grazie per la tua disponibilità. In bocca al lupo per Las Vegas… alla prossima!
Enrico: Grazie a te, un saluto a tutti voi di PIW!
Da anni sono appassionato di poker sia live che online e mi diverto a scrivere di texas hold’em. Mi piace viaggiare, leggere e giocare a calcio.