Da qualche giorno, in rete, si possono trovare screenshot e conversazioni registrate da Travis Makar, sospettato – ma poi risultato innocente – nello scandalo di Ultimate Bet. Si fanno i nomi di molte personalità di spicco nel poker.
Da qualche giorno, in rete, si possono trovare screenshot e conversazioni registrate da Travis Makar, sospettato – ma poi risultato innocente – nello scandalo di Ultimate Bet. Si fanno i nomi di molte personalità di spicco nel poker.
Da qualche giorno, in rete, si possono trovare screenshot e conversazioni registrate da Travis Makar, sospettato – ma poi risultato innocente – nello scandalo di Ultimate Bet. Si fanno i nomi di molte personalità di spicco nel poker.
Nonostante sia roba di parecchi anni, lo scandalo-superuser di Ultimate Bet è ancora uno degli argomenti più dibattutti dalla comunità del poker online, soprattutto in questi giorni, visto che LegalPokerSites.com ha recentemente pubblicato alcune registrazioni effettuate da Travis Makar e riguardanti proprio quella che è una delle faccende più tristi nella storia di questo gioco.
Makar era stato indicato dalla Kahnawake Gaming Commission come uno dei principali artefici dello scandalo, anche se alla fine è riuscito a dimostrare la sua innocenza. Anche grazie a una serie di documenti scottanti che dimostrano come siano ben altri i responsabili della situazione che si era venuta a creare su Ultimate Bet. File ricchi di nomi non solo dei colpevoli, ma anche e soprattutto delle vittime.
Tra i principali artefici, naturalmente, l'ex campione del mondo – nonché proprietario di Ultimate Bet – Russ Hamilton. Nelle registrazioni pubblicate online, si sente Hamilton ammettere l'utilizzo di quella che viene chiamata “God Mode”, cioè la possibilità di vedere le carte private degli avversari, cosa che gli ha permesso di rubare tra i 16 e i 18 milioni di dollari.
Ma Hamilton non ha agito da solo. In molti sapevano cosa stava succedendo. Come ad esempio Greg Pierson (il fondatore e CEO di UB e di Iovation, l'azienda che si occupa della verifica dei dati dei giocatori nel neonato poker online intrastatale del Nevada), l'avvocato di UB Dan Friedberg, l'ex CEO Jim Ryan (co-CEO di bwin.party fino all'inizio di quest'anno) e Paul Legget (che era al comando del network CEREUS prima del Black Friday e che ora lavora ad Amaya Gaming).
Dalle registrazioni apprendiamo come anche Annie Duke conoscesse la “God Mode” e avrebbe avuto la possibilità di utilizzarla, anche se non lo fece. Phil Hellmuth, invece, ne esce pulito, tanto che nelle registrazioni si sente come il 13 volte campione del mondo “debba essere mantenuto all'oscuro” della situazione. Durante le varie conversazioni apprendiamo che a Prahald Friedman sarebbero stati sottratti 360.000 dollari e al divo di Hollywood Ben Affleck addirittura mezzo milione.