Pokeristi uniti per aiutare chi in Africa non riesce neppure a sfamare i propri figli tutti i giorni
Spesso i personaggi noti sono sempre in prima linea quando si tratta di aiutare il prossimo. Spesso le donazioni vengono fatte in silenzio, ma altre volte, come in questo caso, si viene a conoscenza di storie di beneficenza che meritano di essere raccontate.
Spesso i personaggi noti sono sempre in prima linea quando si tratta di aiutare il prossimo. Spesso le donazioni vengono fatte in silenzio, ma altre volte, come in questo caso, si viene a conoscenza di storie di beneficenza che meritano di essere raccontate.
Non è la prima volta che scopriamo quale gran cuore hanno i nostri pokeristi. Già l’anno scorso il pro romano Cristiano Guerra (foto sopra), dopo il terremoto che colpì Amatrice, si attivò subito per prestare aiuto. Ideò infatti una campagna di solidarietà a favore di Capricchia, piccola frazione del Comune di Amatrice colpita dal sisma.
Grazie a SOS Capricchia e al coinvolgimento di tanti altri pokeristi e non solo, furono raccolti fondi per acquistare diversi moduli abitativi. E oggi Cristiano Guerra lo ritroviamo di nuovo impegnato in una nuova iniziativa di solidarietà, assieme ai colleghi Lorenzo Sabato, Alessio Di Cesare e Raffaele Raffibiza Sorrentino.
I quattro pro azzurri hanno effettuato donazioni a favore del progetto “Inua Mama Project”, ideato dall’onlus giacomogiacomo.org. Un progetto che partirà a Gennaio 2018 e che prevede di aiutare 85 donne africane, dando loro la possibilità di effettuare un corso di un anno per migliorare le proprie capacità e così unirsi in piccole cooperative di lavoro, con un sistema di micro credito, iniziando in tal modo delle piccole attività imprenditoriali (es. sartoria, oggetti con perline).
Donne sole e con diversi figli a cui dare tutte le attenzioni possibili, ma che spesso, a causa di lavori saltuari, non riescono nemmeno a dare loro da mangiare, spesso nemmeno una volta al giorno.
Un applauso dunque bisogna fare ai nostri quattro pokeristi e alla onlus giacomogiacomo, che circa dieci anni fa iniziò la sua avventura aiutando il prete Giulio Albanese nel trovare i fondi per completare la costruzione di una scuola. Il primo di tanti progetti portati a termine e “Inua Mama Project” sarà il prossimo.