Poker Live: bloccata l’organizzazione dei tornei al Cotton Club

Sembrava si potesse continuare a proporre tornei di poker live in maniera del tutto tranquilla. Ed invece a Roma la questura ha bloccato la programmazione del Cotton Club, uno dei più noti della capitale, senza tra l’altro dare una spiegazione esaustiva.

Sembrava si potesse continuare a proporre tornei di poker live in maniera del tutto tranquilla. Ed invece a Roma la questura ha bloccato la programmazione del Cotton Club, uno dei più noti della capitale, senza tra l’altro dare una spiegazione esaustiva.

 

 

Con un comunicato in data 11 luglio, gli organizzatori del Cotton Club di Roma, uno dei circoli storici del poker live della capitale, nonché probabilmente il più noto, ha reso noto di aver accolto la richiesta della Questura di Roma di bloccare la programmazione dei tornei di poker sportivo.

 

La Questura di Roma – scrivono gli organizzatori del Cotton Club – ha chiesto alla Presidenza del club di fermarsi nell’organizzare tornei di poker sportivo, il tutto è avvenuto nella massima tranquillità, non era in corso nessun torneo, era in programma il torneo giornaliero da 30 euro”.

 

Le motivazioni? Le solite, ovvero l‘art.24co. 28 della legge n.88 del 07/07/2009 il quale stabilisce che “l’esercizio e la raccolta dei tornei di poker sportivo non a distanza sono consentiti ai soggetti titolari di concessione per l’esercizio e la raccolta di uno o più dei giochi di cui al comma 11 attraverso rete fisica nonché ai soggetti che rispettino i requisiti e le condizioni di cui al comma 15 previa autorizzazione dell’amministrazione autonoma dei monopoli di stato, con la relativa chiusura di almeno 30 giorni per la somministrazione”.

 

Un'immagine del Cotton Club di RomaPeccato che il bando di gara per tali licenze non sia mai stati istituito e che quindi nessuno può essere in possesso di tali requisiti richiesti. Di fatto la regola non ha applicazione perché non esiste soggetto licenziatario. Non basta il fatto che già lo scorso novembre il Tribunale di Roma ha stabilito che organizzare tornei di poker texas hold’em non costituisce reato.

 

La presidenza del Cotton Club rende noto di aver accettato in serenità la richiesta della Questura, consapevole di non aver infranto alcuna legge, e di ricorrere per vie legali presentando ricorsi nelle sedi opportune per poter al più presto riproporre la propria offerta di tornei di poker sportivo.

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