Triste e sfortunata la storia che ha colpito alcuni nostri connazionali, truffati da un gruppo di “Imbroglioni” monegaschi, i quali avrebbero promesso loro la concessione di una licenza di poker online nel Principato di Monaco in cambio di due milioni di euro.
Licenza ovviamente non è mai stata ottenuta e ben otto milioni di euro sono stati bruciati al vento: due milioni consegnati nelle mani dei truffatori monegaschi e altri sei persi nella realizzazione di un sito di poker. Soldi non recuperabili poichè la compagnia è stata posta in liquidazione. Ora, però, si sta cercando di fare chiarezza e nel comasco il PM Antonio Nalesso ha aperto un’inchiesta contro i sei monegaschi indaghi per truffa.
Truffatori che di certo non erano alle prime esperienze dato il raggiro che avevano ideato nei confronti dei nostri cittadini. I sei truffatori erano ben informati sul mondo dei giochi, presentandosi infatti come rappresentanti della Sbm, la società che nel Principato di Monaco possiede la maggioranza dei quattro casinò presenti nel paese. Inoltre, per gettar ancor di più fumo negli occhi ai nostri connazionali, si vantavano di possedere amicizie importanti, addirittura con il Principe Alberto di Monaco.
Con una presentazione del genere non è stato dunque difficile ingannare gli ignari investitori italiani, che sicuri dell’affare hanno perso come abbiamo visto oltre otto milioni di euro. Inoltre, non solo non hanno ricevuto alcuna licenza… non solo hanno regalato due milioni di euro ai sei furbetti… non solo hanno perso sei milioni nella realizzazione del sito… ma infine il loro progetto sarebbe stato anche copiato da una società rivale. Insomma, oltre al danno la beffa. Peggio di così non si poteva fare.