EPT Sanremo 2011: PIW Intervista Marco Bognanni!

Di seguito vi presentiamo l’intervista, condotta dal nostro inviato a Sanremo Luca “IlFilosofo” Barbi, fatta a caldo al giovane talento nostrano Marco Bognanni, subito dopo l’eliminazione in 11esima posizione dall’EPT di Sanremo 2011. 

Di seguito vi presentiamo l’intervista, condotta dal nostro inviato a Sanremo Luca “IlFilosofo” Barbi, fatta a caldo al giovane talento nostrano Marco Bognanni, subito dopo l’eliminazione in 11esima posizione dall’EPT di Sanremo 2011. 

 

Filosofo: La prima cosa che vorremmo sapere da te è, se puoi, un po’ spiegarci un attimo il think process che si nasconde dietro l’ultima mano che hai giocato contro Rupert Elder.

Bognanni: Si, allora… So già che per questa mano prenderò diverse critiche, che avrei potuto evitare di giocare un colpo del genere quando siamo quasi alla bolla del tavolo finale, ma Elder stava praticamente bullando il tavolo e… come ogni volta che si trovava sul bottone apre x2. Io mi trovo sul BB con A-5 e la 3-bet qui penso non sia la cosa migliore da fare, per il semplice fatto che in prossimità della bolla potrei subire da Elder una 4-bet e sarei costretto a passare, dato che io navigo sotto i due milioni di chips, mentre lui ne ha 5 milioni e mezzo. Opto così per il call, anche se da fuori posizione, ma consapevole che aggredirà sia al flop che al turn e river.

elder rupert

Rupert Elder

Flop 5-4-3 rainbow, io mi metto in check-call chiaramente, anche perché se lui ha sul serio una mano forte quale una over pair, 7/8 volte su 10 farà check al turn, per paura che io avrei potuto centrare il set. Al turn esce un 9 di quadri che non apre progetti, mi prendo il mio tempo e faccio check. Lui però esce di nuovo puntando, e qui l’ipotesi che possa avere una scala diventa più alta. Purtroppo, però, la vera cosa che mi ha ingannato, è stata la sua size di puntata al turn, che pensavo facesse più bassa per tirarmi ancora dentro, e invece esce per 290K, un possibile segno di bluff. A questo punto so già che al 90% delle volte chiamerò anche al river. Anche perché checkando anche al river gli sto mostrando ai suoi occhi molta debolezza, indulgendo a bluff. Lui fa proprio quello che mi aspettavo, e cioè istant all-in sul river. Chiamo e purtroppo mi gira 2-6 per la scala floppata.

Filosofo: Ok. Ora la seconda domanda che ti rivolgo è questa. Volevo sapere se la tensione gioca un ruolo fondamentale quando si arriva così in fondo ad un evento del genere, visto che tu già a Barcellona di recente hai centrato un 15esimo posto. Quindi, la Tensione ha influito sul tuo gioco? Sia qui a Sanremo che a Barcellona?

Bognanni: Guarda non penso che abbia influito sul mio gioco. Soprattutto a Barcellona, ti dirò, ho giocato gli spot come qualsiasi altro torneo dal buy-in più popolare. Ho giocato così i miei colpi senza nessuno tipo di problema. Certo che però arrivare ad un passo da final table ti lascia un po’ ti amaro in bocca, a Barcellona 15°, qui a Sanremo 11°, e proprio quest’ultimo risultato, penso siano i 40mila euro più amari della mia carriera.

bognanni marco

Marco Bognanni

Filosofo: Altra cosa che vorremmo sapere è questa. Sappiamo che questa sera ti attende un’altra sfida importante online, dato che parti da chip leader al day2 del Sunday special. Quindi, a parte i complimente, la domanda è, cosa spinge Marco ad affrontare anche il Sunday special dopo aver terminato una giornata all’ept? E cosa riesce a tenerti così concentrato?

Bognanni: Guarda, quando sono in giro per giocare i tornei, il fatto che i vari Day si concludano relativamente presto, intorno alle otto, mi lascia un po’ di amaro in bocca perché vorrei continuare a giocare, sai… è il mio lavoro e mi diverto a giocare, quindi terminato il torneo cerco sempre di giocare qualche sit&go nel casinò ad esempio. Domenica, invece, forse perché più teso, visto che eravamo 24 left e forse perché la domenica sera è dedicata ai tornei online, ho deciso di andare in camera per partecipare ai vari domenicali.

Filosofo: Ultima domanda e poi ti lasciamo. Quanto, secondo te, giocare la sera, collabora a tenere la mente impegnata e focused su cosa stai facendo.

Bognanni: Ti dirò, sicuramente ci vogliano momenti di tranquillità, e ti dirò, il fatto di giocare sempre, anche fino a tarda notti, ti aiuta a migliorarti e saper affrontare ogni tipo d’avversario. In quanto più avversari affronti e più livelli di pensiero sarai abituato a calcolare. Insomma, giocare con players anche più scarsi di te, può servirti per affrontare i giocatori più forti, nel senso che, puoi benissimo far finta di giocare come un novizio giocatore e ingannare così i players più navigati. Questo è praticamente un ulteriore livello di pensiero da poter adottare a proprio favore in situazioni dove si affrontano i mostri sacri del poker. Insomma giocare e incontrare sempre più avversari di ogni genere ti insegna sempre cose nuove, arricchendo così il tuo bagaglio di conoscenze.

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Video-intervista intera a Marco Bognanni

Filosofo: Ok Marco, ti faccio i miei più grandi complimenti per tutti i tuoi risultati ottenuti fino ad ora e in bocca al lupo per la tua carriera e un saluto. Grazie.

Bognanni: Grazie a te e un saluto a tutti gli amici di PokerItaliaWeb. Ciao!

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Scritto da Francesco Healy

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